In Italia le cose funzionano, diciamolo. Basta con questi falsi miti dello stato assente. Lo Stato c’è. Come un papà che sta sempre li pronto ad abbracciarti quando hai un problema. Ad ascoltarti quando ne hai bisogno. Perché siamo una grande famiglia. Una bella grande famiglia.
Certo di questa cosa, ho subito googlato “denunciare bullismo” e mi viene fuori, al secondo posto, il primo è una onlus con sponsorizzazione google a pagamento, un link che rimanda al sito ufficiale dei Carabinieri con tutta una serie di informazioni utili riguardanti la prevenzione del fenomeno e, in grassetto, un numero verde a cui rivolgersi nientepopodimenoche:
“Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha istituito un numero verde 800 66 96 96, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, a cui rispondono operatori specializzati come psicologi, insegnanti e personale del Ministero.”
Cazzo, questa Italia è fantastica. Non ti lascia mai solo. Chiamo immediatamente. Tuuuuuuu tuuuuuu…
Siete in linea con il nunero verde per la prevenzione e la lotta al bullismo. risponderemo il piu presto possibile. vi preghiamo di rimanere in attesa!
Bene, meno male. Che fortuna essere italiani. Ma l’incanto finisce. Il disco automatico cambia e passa ad una registrazione di pessima qualità che recita:
per segnalare casi di bullismo sono disponibili i seguenti numeri:
- 0658492755
- 0658492379
- 0658492377
- 0658492803
per scrivere o inviare proposte, l’indirizzo mail è: bullismo@istruzione.it si prega di riagganciare
(e di non rompere più i coglioni ndr)!
Da verde che era il numero, comincia a diventare a pagamento… se ti rispondono.
L’ottimismo comincia a lasciare posto al più nero sconforto. L’idea che qualcuno possa placare la rabbia che riverseresti su un incolpevole deficiente di 12 anni, la cui unica colpa è avere un papà uscito dal più largo dei pertugi genitali che la natura abbia mai visto, comincia a svanire piano piano per lasciare spazio allo sconforto per non sapere come risolvere un problema che va al di la delle tue possibilità.
La rabbia prende il sopravvento quando ti rendi conto che hai perso mezzora della tua vita, a chiamare invano 4 numeri a cui nessuno ha risposto ovviamente.
L’illusione a cui tentavi di aggrapparti, di vivere in un paese civile, diventa subito una triste realtà: non vivi in un paese civile!
Ma è solo la realtà che sempre trionfa sulle speranze. Che faccio? Convinco mio figlio ad iscriversi ad una di quelle discipline particolari con la promessa di un regalone se mi arriva a casa sospeso per una settimana per aver rotto il setto nasale ad un suo compagno di scuola… tanto sono bambini!!!
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