AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
Ma non si può sentire. Nessuno sente le urla senza voce. Quelle del cuore. Non c’è voce che possa urlare la rabbia e il dolore di due bimbe ammazzate con fredda premeditazione da un idiota che non meriterebbe nemmeno la cronaca.
“Non hanno sofferto” ha scritto prima di fare un favore al mondo e uccidersi.
La sua morte non vale nemmeno la rabbia e il tempo perso dai passeggeri dell’eroico treno che lo ha investito.
Il Signore le ha chiamate a se. Sei anni prima il signore le aveva donate ai loro genitori e oggi le richiama a corte con una settantina di anni di anticipo.
Adesso riposano in pace e casomai nella grazia del signore. Quel signore la cui immensa grazia è riconosciuta quando dona la vita ma evidentemente non quando la prende.
Quel signore il cui desiderio di vendetta evidentemente, non è ancora stato appagato.
Quel signore la cui giustizia è comprensibile solo a lui.
Quel Signore padre onnipotente ma mai padre o madre abbastanza.
Quel Signore, che evidentemente fa della sua astrattezza la sua vera onnipotenza in casi come questo, in cui nessuno sarebbe capace di fermare l’ira di una madre o di un padre vittime dei suoi giochetti diabolici.
Questi sono i motivi che mi danno la personale certezza dell’inesistenza di Dio ma se dovessi sbagliarmi, mi aspetto che anche Lui, prima o poi, tiri fuori le palle.