Non faccio parte dei teisti e non so fino a che punto posso considerarmi ateo. Certo è che essere teisti oggi, per induzione di questa chiesa è davvero difficile. Essere fedeli perché ci insegnano da piccoli ad esserlo è un’offesa all’intelligenza umana. Io non accetto che un cardinale razzista debba darmi lezioni sull’amore per il prossimo. Non accetto che un Papa debba darmi lezioni sulla famiglia. Che un prete debba dirmi coma fare l’amore, o più semplicemente sesso, e soprattutto come, quando, quanto e con chi farlo! Non accetto che chi predica può contravvenire alle sue prediche con l’attenuante del “fai quel che dico, non fare quel che faccio”. Quando mandiamo a quel paese qualcuno perché è passato col rosso, dobbiamo ricordarci quante volte siamo passati col rosso. Cosa ne sa un Papa delle colichette? Cosa ne sa un Papa di quanto costa la baby-sitter? Cosa ne sa un Papa della necessità di una mamma di andare a lavorare e rubare tempo all’educazione dei propri figli? Qualcuno ha detto “La parola di Dio esiste di per sé stessa ma vive in quanto interpretata dall’uomo” significa che se non fosse interpretata ma applicata alla lettera da millenni sarebbe già scomparsa? 2000 anni fa la parola di Dio era una dichiarazione di guerra al popolo femminile, e solo grazie all’interpretazione e all’evoluzione linguistica oggi la donna può considerarsi, e lo è in assoluto, pari all’uomo. Ma non per la chiesa, la cui interpretazione della parola di Dio, viene manipolata a proprio comodo (le donne non possono prendere i voti ma possono chiudersi in clausura). La clausura! La chiesa punisce i suicidi. Chi si toglie la vita non entra nelle grazie del Signore. Chi si priva della libertà si e ci entra a porte spalancate! Piergiorgio Welby è finito sottoterra senza passare per l’altare malgrado, forse, la sua volontà solo perché la società, la chiesa, si è accanita contro il Welby vivo che ha elemosinato la morte: “Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche.” (P. Welby). La fede è cambiata nel tempo. Nel tempo è cambiato il modo di arruolare fedeli. 1000 anni fa lo si faceva con la spada, 800 anni fa con il ricatto morale e con le peggiori macchine da tortura mai viste, create e usate dalla chiesa ai tempi dell’inquisizione, viva fino ai giorni nostri mutata gradualmente dalla “Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio” alla “Congregazione per la dottrina della fede”. La parola di Dio è cambiata nel tempo, non è cambiata la sua interpretazione ed è cambiata perché non è mai stata di Dio ma di uomini che hanno usato Dio come strumento di terrore per le masse ignoranti. L’esistenza di Dio non la si percepisce oggi e non so in che modo la si poteva percepire nei secoli addietro. Personalmente non ho bisogno di Dio, e semmai ce ne fosse uno avrebbe bisogno Lui di me. Ognuno di noi vive la sua vita, nel suo mondo, incastrato come un pianeta all’interno di un sistema con altri mondi. All’interno del mio mondo… io sono Dio.
