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Stefano Cucchi e gli eroi da strapazzo

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Caro Carabiniere Qualunque, che ti sei preso la briga di rispondere alla signora Cucchi, che per sopperire alla inefficienza di tutte le forze dell’ordine ha dovuto metterci la faccia in prima persona, perché ne tu, signor Carabiniere Qualunque, ne i tuoi colleghi carabinieri, ne poliziotti e ne nessun altra forza di pubblica sicurezza, è riuscita a smascherare 4 vigliacchi che hanno massacrato di botte un povero cristo, e che poi si sono vigliaccamente nascosti dietro a una divisa e protetti da qualche loro, e anche tuo, superiore esaltato compiacente e anche da qualche organo di stampa.

Ecco caro signor Qualunque, o dovrei dire signor Carabiniere? Qual’è il tuo nome e il tuo cognome? No perché la signora Cucchi, caro signor Qualunque, ci ha messo la faccia e la carta di identità mentre tu, caro signo Qualunque, hai fatto come i 4 vigliacchi che hanno ammazzato suo fratello, sei rimasto il signor Qualunque.

La signora Cucchi, ha dovuto subire, in questi anni, insulti e minacce addirittura da sindacati di polizia, schieratisi ufficialmente e direttamente contro di lei a favore di 4 assassini.

Ha dovuto affrontare processi assurdi, che l’hanno vista addirittura imputata per diffamazione. È vergognoso signor Qualunque, proprio come lei caro signor Qualunque, che anche dopo aver acclarato ufficialmente che Stefano Cucchi è stato assassinato da 4 vigliacchi in divisa, signor Qualunque, ha continuato ad offenderlo e ad offendere la famiglia.

A lei interessa sapere cosa era Stefano Cucchi per la famiglia o a lei, signor Qualunque, interessa difendere qualsiasi cittadino, anche quelli trattenuti in caserma perché colpevoli di qualche reato?

A lei interessa preservare il diritto alla vita di chiunque, signor Qualunque, o anche lei è un impotente che trova la sua virilità con qualcosa di duro in mano come il calcio di una pistola d’ordinanza?

Lo chiedo così, per semplice informazione visto che si dichiara un signor Carabiniere Qualunque.

Ha importanza, alla luce dei fatti ora come 9 anni fa, se Stefano era in rotta con la famiglia per le sue vicissitudini con la legge e con la droga? Ha qualche importanza, signor Qualunque, se Stefano aveva litigato con sua madre?

No caro signor Qualunque, non ce l’ha. L’unica cosa che conta è che a Stefano è stato sferrato un pugno in faccia, e poi, mentre era a terra, un bastardo tuo collega, signor Qualunque, ha usato la testa di Stefano come fosse un pallone da calcio. Alla luce di tutto questo, caro signor Qualunque, non mi interessa più chi era Stefano, perché chi lo ha ammazzato, andava rinchiuso più di lui perché assai più pericoloso… caro signor Qualunque.

Allora, caro signor Qualunque, fai una cosa, rimani il signor Qualunque e risparmiati la pubblica gogna di dare una faccia alle minchiate che hai scritto rivolte alla Signora Cucchi e chiedi scusa anche tu, a nome di tutta l’arma e di tutti i tuoi colleghi che hanno avuto l’umanità e l’intelligenza di tacere davanti ad un dramma del genere.

L’arma dei Carabinieri ha bisogno di persone che ci mettano la faccia sempre non di assassini che si nascondono dietro la propria divisa. Caro signor Carabiniere Qualunque, per fortuna non sei il signor qualunque carabiniere.

Viva l’arma dei Carabinieri… quelli onesti!i

Antonio Trani

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