Io sono Dio

Abbastanza luce per credere… Abbastanza buio per dubitare

Trattativa Stato-Mafia-Camorra-ndrangheta ecc ecc ecc

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rione traiano

Diceva sempre mio nonno… Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei 

Secondo voi, servono le agende rosse per sputtanare trattative di Stato con associazioni criminali? Servono super-testimoni o super-latitanti da arrestare e trasformarle in “pentiti”? Servono intercettazioni segrete tra rappresentanti dello Stato in veste ufficiale con rappresentanti della mala in altrettante vesti ufficiali?

E secondo voi, lo Stato è davvero così cretino da trattare telefonicamente con le associazioni malavitose e poi casomai costituirsi Parte Civile in un processo contro se stesso pubblicando proprio quelle conversazioni telefoniche?

Davvero abbiamo bisogno di prove schiaccianti per capire che lo Stato guadagna dagli affari criminali della malavita tanto quanto le associazioni malavitose.

Lo Stato fa affari con la mafia, la camorra, la ndrangheta tutti i giorni. È un sodalizio ormai consolidato.

Vivo a Napoli da 5 anni ormai, nel quartiere Fuorigrotta, a due passi dal San Paolo, e quasi tutti i giorni, per tornare a casa, per evitare un po’ di traffico, percorro viale Traiano, il vialone che percorre tutto il Rione Traiano.

Sin dal primo giorno, sono rimasto affascinato da quel quartiere pieno di verde, palazzine basse e non palazzoni. Aria, molta aria tra un edificio ed un altro. Giardini dappertutto. Verde, tanto verde come in nessun altro quartiere centrale di Napoli. Eppure, il Rione Traiano, è divenuto noto alla cronaca nazionale (a quella locale già lo era) dopo il servizio di Brumotti, l’inviato di Striscia la Notizia, per lo spaccio di droga alla luce del sole. La più grande piazza di spaccio di Napoli forse.

La definizione di Piazza, non è per niente frutto del caso.

Finora però, non mi ci ero mai trovato dentro. Non sapevo nemmeno dove si trovasse quella strada percorsa dall’auto blindata di Brumotti, bersagliata dal lancio di massi.

Seppur percorrendola quasi tutti i giorni, non mi ero mai trovato all’interno di una piazza di spaccio. Non mi era mai capitato di essere scambiato per un cliente. Mai, fino a qualche giorno fa, quando dovevo passare a casa del bassista del gruppo in cui suono. Mentre mi dava indicazioni al telefono “gira di qua, gira di la, ti sto aspettando in strada” mi ritrovai in una selva oscura ché la dritta via era smarrita.

Una parentesi di strada fuori dal mondo. Appena imboccata la piazza, un ragazzo, 18, massimo 20 anni, si alza dalla sua sedia incastrata nella fila di auto parcheggiate lungo il marciapiede, e con un gesto con la mano mi dice “eccomi… che ti serve?”. Allo stesso modo gli rispondo “nulla” mentre a passo d’uomo con la mia auto, guardandomi intorno alla ricerca del bassista, faccio altri 20 metri e un altro Signore, allo stesso modo, prova a vendermi un po’ di “trattativa Stato-Camorra”. Rispondo allo stesso modo e prosegue. all’angolo della strada, mi fermo per fare manovra e tornare indietro, e mi ritrovo accanto al finestrino, il Giovanotto venditore di “trattativa Stato-Camorra” che ancora insiste. 3 metri più in la, uno scooter con a bordo 2 Signori, venditori di “trattativa Stato-Camorra” che facevano finta di parlare tra di loro ma che in effetti controllavano solo chi fosse quel tipo strano che passava di la senza comprare nemmeno un po’ di “trattativa Stato-Camorra”.

Sono sincero, mi sono sentito agitato e anche un pizzico impaurito in quanto non sempre vale il detto “male non fare, paura non avere”.

Alla fine, torno indietro, rifaccio la Piazza al contrario e finalmente trovo il bassista. Invece di girare a sinistra, avevo girato a destra. Mi ero allontanato di 50 metri dalla casa del bassista. Una fila di villini a schiera, con giardinetto al piano terra e due piani rialzati. Aria pulita. Silenzio attorno. Tranquillità… ma a 2 passi dall’inferno.

Ecco dunque, non servono agende rosse. Non servono telefonate segrete. Lo Stato fa affari con la malavita alla luce del sole, solo, come ogni cosa in Italia, non ce lo fanno percepire.

Da noi, ciò che si percepisce è, ciò che non si percepisce non è!

La Polizia conosce il Rione Traiano. I Carabinieri conoscono il Rione Traiano. Il sindaco De Magistris conosce il Rione Traiano.

Io percorro quasi tutti i giorni il Rione Traiano e non ho mai, ripeto MAI, visto una volante della Polizia o dei Carabinieri nel Rione Traiano.

  • Source: Trattativa Stato - Malavita
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