Un tempo, oltre a quello tradizionalmente conosciuto come una preparazione di cucina e di pasticceria dolce solitamente cotta nel forno sino a perdere quasi ogni traccia di umidità, veniva attribuito al “biscotto” un significato riguardante il mondo dello sport.
In effetti con lo sport ha veramente poco a che fare in quanto, il termine “biscotto” sta ad identificare un vero e proprio biscotto dato da mangiare a un cavallo prima della corsa. Ovviamente il biscotto, è intriso di sostanze dopanti tali da rendere truccata la corsa che ne consegue.
In questi giorni però, il biscotto che tanto sta invadendo i giornali e le bocche degli sportivi italiani, è quello paventato tra le nazionali di calcio di Spagna e Croazia.
Basta infatti un corposo 2 a 2 tra le due squadre e, a prescindere da quale sia il risultato tra la prandelliana Italia e la trapattoniana Irlanda, gli azzurri sarebbero già fuori dai campionati europei.
Ponendo come costante la vittoria p(I)randelliana, e con gli azzurri non si può mai dire, siamo quindi nelle mani delle altre due squadre e come diceva Pirandello, appunto, nelle mani di un burattinaio invisibile e capriccioso padrone dei nostri fili.
Il gioco per noi allora si complica ulteriormente perché i burattinai sono due e non uno solo: Spagna e Croazia.
Ma perché dovrebbero fare un favore all’Italia e scornarsi e battersi rischiando di perdere l’accesso alla fase successiva del torneo? E se invece si scornassero e si battessero davvero e il risultato fosse un sonoro 2 a 2 o 3 a 3? chi potrebbe dire che si tratta o non si tratta di un biscotto? Insomma, per entrambe le squadre c’è in palio lo stesso premio, che bisogno c’è di combattersi comunque l’incontro rischiando di perdere tutto? Beh, la risposta è invece di alto profilo morale e rispecchia gli alti valori umani che lo sport rappresenta, quali per esempio: lealtà, tenacia, senso di appartenenza, rispetto per le regole, fratellanza universale, affidabilità, coerenza e rispetto dell’avversario. Per quanto riguarda quest’ultimo valore, rispetto per l’avversario, non sarebbe sbagliato pareggiare 2 a 2 e andare ai quarti di finale.
Per quanto riguarda gli altri valori invece, mi chiedo: ma proprio noi parliamo di biscotto? Insomma, ogni volta che c’è una competizione tra nazionali ci presentiamo con uno scandalo addosso e proprio noi parliamo di lealtà, affidabilità, rispetto?
Sembriamo un po’ ridicoli in effetti. Non siamo capaci di non fare affidamento sugli altri. Ogni volta arriviamo a dover sperare nei risultati incastrati delle altre squadre che ci consentano di andare avanti e proprio adesso, quando il “biscotto” non sarebbe poi tanto più vergognoso di quello che combiniamo in casa, buttiamo fango sugli avversari prima ancora che si affrontino?
Cassano insulta tutti i gay del mondo e nessuno polemizza. Rischiamo di uscire prematuramente (nemmeno troppo) dagli europei e succede il finimondo.
Incredibile cosa può fare un biscotto. A noi, nel caso in cui dovessimo essere costretti a digerirlo, potrebbe andarci veramente di traverso.