Alla faccia della torta Morivo dalla voglia di scrivere qualcosa sul royal wedding. Sull’evento che sta ci sta maciullando le orecchie in questi giorni. Volevo scrivere per esempio, che nonostante i sospetti e le ombre che aleggiano attorno alla corona circa la morte di Diana, suo figlio resta avvinghiato alla famiglia reale come uno sporco accattone in attesa della dipartita della vecchiaccia. Volevo scrivere inoltre, la stupidità di un popolo ancora ancorato ad una tradizione monarchica, che della monarchia ha solo la corona. Di un popolo che sovvenziona a caro prezzo vizi e sprechi di un entourage reale. Ma poi mi sono chiesto: ma cosa deve dire un inglese di noi italiani amministrati da un premier corrotto, puttaniere, forse mafioso e chissà che altro ancora? E come dargli torto… Un premier che si sente perseguitato dalla magistratura. Un premier che blocca in Italia il nucleare per sbloccarlo in francia il giorno dopo. Un premier in affari con Gheddafi, che gli bacia la mano oggi e ci trascina in una ennesima guerra domani, proprio contro Gheddafi dopo aver assicurato gli italiani che mai avremmo partecipato attivamente ai bombardamenti. Il premier contraddittorio, della disdetta. Quello del miracolo della spazzatura a Napoli, del miracolo dei migranti, del nobel e della villa a Lampedusa. Quello del milione di posti di lavoro 20 anni fa e di un aumento della disoccupazione da 20 anni ad oggi del 30%. Il premier Italiano più ricco ad Antigua. Quello che proprio ad Antigua ha cancellato il debito che aveva con l’Italia e ha comprato mezza isola. Il papi, l’amico di Bush e Putin. Di Gheddafi e Ben Alì. Il “protettore” della nipote di Mubarack e il premier con la bandana. Quello del bunga bunga, l’amico di Lele Mora. Quello che fa di un pretesto qualunque, un leggittimo impedimento e trasforma lo scudo fiscale in una manna per i cittadini più poveri. Un premier che prima si allarga la villa in Sardegna e poi si fa il condono edilizio. Quello che modifica i tempi per la prescrizione dei reati in base alla durata dei suoi processi. Quello che va in tribunale da imputato e si trasforma in accusatore dei PM. Quello che vuol far credere al mondo intero che la Minetti gli ha praticato solo una “ablazione del tartaro”. Il premier della scuola privata, e gli insegnanti della pubblica non insegnano valori della famiglia. Viene da chiedermi se ha frequentato scuole pubbliche lui. Il premier delle corna sulle foto ai colleghi stranieri. Delle battute su Kapò ai tedeschi e delle barzellette con bestemmie. Il premier proprietario del Milan, delle TV Mediaset e dell’Olgettina. Della Standa, Rinascente, de’ Il Giornale e di Sallusti. Il proprietario del parlamento, datore di lavoro di tutti i suoi parlamentari e acquirtente di parlamentari altrui. Insomma, come faccio ad insultare un inglese quando per gli inglesi, e non solo, la barzelletta siamo noi? Beh, per tornare al royal wedding e per concludere con un po’ di umor anglosassone: la futura principessa ha firmato una accordo prematrimoniale, in caso di divorzio, nel caso non perisca accidentalmente in un incidente automobilistico con un principe saudita in un tunnel Parigino, che prevede la rinuncia alle proprietà, ai figli, … e soltanto il diritto ad un assegno di mantenimento e, se la famiglia reale dovesse decidere per il si, all’aria che respira. L’avevano definita una fiaba. Certo, ma questa è la fiaba dei Cappuccetto rosso senza il cacciatore. Alla temporanea principessa infatti, scrive il giornale tedesco Bild, andrebbero solo cospicui alimenti da parte dell’ex consorte la cui fortuna è stimata in circa 14,6 milioni di euro più altri 327 milioni ereditati alla morte della Regina Elisabetta. In caso di divorzio quindi, la futura ex principessa, non vedrà un pound di questa fortuna, eredità compresa, meno della principessa Diana, che ricevette invece una una tantum di 17 milioni dall’ex marito Carlo, ma le spetterà il pagamento di un mensile, sia pur ”generoso”. E i figli? Gli eventuali figli, uno dei quali a suo tempo sarà l’erede al trono, andrà a William. Kate potrà solo vederli senza restrizioni per sé e per i suoi genitori. Beh, non c’è che dire… la televisione sa trasformare davvero la merda in cioccolata.