Io sono Dio

Abbastanza luce per credere… Abbastanza buio per dubitare

Mani sporche, culo pulito

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Circondato dai scagnozzi trasformati in ministri, deputati e senatori, si sta consumando l’ennesima paraculata governativa. Il cosiddetto (il)Legittimo impedimento che consentirebbe alle più alte cariche dello stato di non essere processati, per qualsiasi tipo di reato, anche se commessi precedentemente all’inizio del mandato, fino al termine del mandato stesso. Ovviamente l’unica persona in Italia, forse nel mondo, che ha bisogno di un decreto ad hoc per salvarlo dai molteplici capi d’imputazione, è il nostro caro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ma cosa importa… nella casa del Grande Fratello “Alberto e Mara hanno finalmente consumato” dice la Marcuzzi col suo vestitino che a stento copre l’inizio delle sue gambette storte. Del resto se la TV continua a trattare le case degli Italiani come discariche da inondare di spazzatura, non c’è da meravigliarsi se la maggioranza degli italiani plaude all’ennesimo decreto scandalo che copre l’Italia di fango. I governi Berlusconi sembrano non avere altro da fare che pensare a pulire il culo del premier con le lingue dei ministri e lasciare le sue mani sempre più sporche. Già nel 2004 ci aveva provato Schifani, col suo lodo che però venne bocciato dalla Corte Costituzionale in quanto incostituzionale. Oggi, viene riproposto, dopo vari tentativi, e per ora approvato alla Camera grazie anche all’astensione dell’UDC e al voto non segreto perché, essendo pieno di vigliacchi lacchei, il nostro parlamento vota con imparzialità solo se lo scrutinio è segreto. In pratica i nostri soldi, o meglio, solo i soldi dei contribuenti, servono a pagare lo stipendio a ministri come Alfano, che lavorano solo per il Presidente del Consiglio. Oppure a ministri come Brunetta, maleducato e arrogante che finalmente gode di una posizione adeguata per rifarsi forse degli insulti subiti finora, vista la sua modesta statura, non perdono occasione di dimostrare quanto abbia sofferto da piccolo, per parafrasare De André, “la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva Vostro Onore”, del resto la canzone dice anche “fino a dire che un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo”. Ministri come la Gelmini, che ha mandato a casa migliaia e migliaia di insegnanti, non sua sorella e sua madre, maestrine di elementari ci scommetto di ruolo. Non importa se centinaia di operai stanno per essere mandati a casa perché la FIAT sta per chiudere gli stabilimenti di Termini Imprese. Non importa se la multinazionale americana ALCOA sta per chiudere il suo stabilimento italiano mandando a casa senza lavoro altre centinaia di lavoratori. Non importa se anche lo scudo fiscale di Tremonti sta per essere giudicato incompatibile con le norme europee sull’Iva e sul riciclaggio. Tutti provvedimenti per parare il fondoschiena di delinquenti. Di ricchi parassiti che non hanno mai avuto alcun rapporto con il fisco, come se fosse un malato di AIDS. Non importa se in Italia solo una persona su due dichiara redditi inferiori alle rate pagate durante l’anno e il più delle volte, proprietari di Porsche e Maserati “Tanto c’è zio Silvio che aggiusta tutto con qualche condono fiscale e ci sono gli impiegati statali che pagano per noi”. Del resto anche Craxi nella sua dichiarazione dei redditi dichiarava una Lancia Dedra e un appartamento a Roma. Adesso Craxi viene acclamato come “statista”. In effetti per prendere per il culo gli Italiani come ha fatto lui per tutti quegli anni ci voleva una mente sopraffina, la stessa mente, molto più sopraffina del nostro caro premier. La legge è uguale per tutti… quelli che non possono farsi le leggi.

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