Scialatielli ai frutti di mare I miei suoceri sono persone normali. Normali pensionati. Anziani normali. Con qualche normale acciacco anagrafico. Con una normale casa di proprietà. Con un normale passato comunista e con l’altrettanto normale presente berlusconiano. Perché berlusconi gli ha tolto l’ICI e invece il sindaco comunista gli ha aumentato la TARSU. Perché berlusconi gli ha tolto l’ICI e il governatore comunista della regione gli ha aumentato il prezzo del biglietto del bus. Perché berlusconi gli ha tolto l’ICI e lo stesso governatore gli ha reintegrato il ticket sulle ricette. Perché berlusconi gli ha tolto l’ICI e adesso questo la vuole rimettere. “Noi siamo vecchi e orami non ci interessa più nulla ma ci preoccupa il vostro futuro e quello dei vostri figli se i comunisti dovessero vincere ancora le elezioni”. Ecco la mia domenica. Rovinata davanti a un piatto di scialatielli ai frutti di mare e il conferimento a Monti dell’incarico di governo. Unica soddisfazione, i fischi e i cori al dimissionario presidente del consiglio e i festeggiamenti per la tanto agognata resa. Una cosa mai vista prima in più di 60 anni di storia della repubblica. Sta a vedere che adesso lo dobbiamo anche ringraziare. La sola notizia che non avrebbe più presentato le dimissioni, la settimana scorsa, ha fatto schizzare lo spread a 575 e adesso dovremmo anche rendergli grazie? No perché ringraziare oggi l’artefice primo del disastro economico italiano, significa cominciare a considerarlo annoverato tra i grandi statisti domani. Il pericolo è reale nell’Italia del paradosso visto che qualcuno considera “grandi statisti” Craxi e Mussolini. Però un ringraziamento berlusconi se lo merita e quasi quasi riprendo a scriverlo con la B maiuscola. Grazie silvio per esserti levato di mezzo e come dice il proverbio, meglio tardi che mai. “Il gesto di un uomo responsabile fino alla fine” tuonava Cicchitto (l’ex comunista) durante il suo comizio in parlamento. Ma la palma d’oro per il discorso di commiato più bello, per la cazzata più grossa, spetta a pieni voti a Scilipoti, il quale ad un certo punto, trascinato dall’impeto, dalla disperazione dell’eventuale chiusura dei rubinetti, dalla speranza di continuare a godere delle grazie del padrone, si è lasciato davvero andare in: “questo è l’ultimo parlamento eletto dal popolo”. Ma insomma, ma è possibile che chiunque sieda quelle poltrone perda il lume della ragione fino a questo punto? Ma non c’è più il senso della misura. Ma proprio Scilipoti? Eletto nell’IDV e finito nel PDL acquistato in nero. Ma esiste un limite per tutto questo? Scilipoti, eletto nell’Italia dei Valori (e lui evidentemente di valori se ne intende), schieramento che ha perso le elezioni, dopo essere stato acquistato sul mercato da berlusconi, dice che questo è “l’ultimo parlamento eletto dal popolo”. Come se berlusconi dicesse che Ruby è la nipote di Mubarak, oppure come se la Gelmini dicesse che il traforo del tunnel dei neutrini è quasi terminato, oppure come se Scajola dicesse che la casa a Roma, vista Colosseo, gli è stata regalata. Come se Cicchitto dicesse che le dimissioni di berlusconi sono “il grande gesto di un uomo di stato”. Ecco, appunto! Ma questo maledetto nano malefico, è riuscito nella grande impresa di trasformare il televisore da apparecchio di informazione a dispensatore di verità. Perché pensare con la propria testa se c’è che lo fa per noi? Ma intanto silvio non ci sta. Non si arrende e minaccia: “raddoppierò il mio impegno”! Oh cazzo, ma se non era il default finanziario, a cosa aspira allora?