Fai un passo indietro Facciamoci una risata. E già, fino a quando a ridere eravamo solo noi italiani, dopo la risata ci si metteva a piangere e poi tutto passava. 4 risate per il nostro premier, 4 lacrime per il nostro premier e si tornava alla quotidianità. Ora che a ridere del nostro presidente del consiglio non siamo più solo noi italiani, è ora che la cosa venga presa in seria considerazione e seriamente. Per carità però, non nel modo paventato da Casini, il quale esorta berlusconi a fare un passo indietro. E un passo indietro per fare cosa? Per mettere a Palazzo Chigi Alfano? Ma che senso ha? Togliere berlusconi e metterci il suo scagnozzo? O addirittura uno della sua coalizione? Ma che senso ha? Che ne so… possiamo auspicare un premier come Giorgio La Malfa per esempio. Parlamentare dal 1972 e a parte qualche piccola parentesi di qualche mese, in 40 anni vita politica, sempre nella maggioranza, qualunque essa sia. Ma come sono fantastici questi vermi della nazione. Veri e propri parassiti della società. Stupratori della democrazia. Parlamentari di professione. Piccoli tiranni alla Gheddafi o Ben Ali. Ma torniamo al passo indietro. Alla cretinata di Casini. Il passo indietro ben venga se fatto sull’orlo di un precipizio altrimenti non serve. Altrimenti teniamocelo al governo, perlomeno allieta i salotti nostrani e quelli di tutto il mondo con le gag su di lui. Un passo indietro: seppur legittimo, dopo tutti i passi indietro che ha fatto fare allo stivale, sarebbe il minimo chiederne uno a lui, non risolverebbe i problemi. Beati voi dunque, perché a voi provoca ilarità. Ormai è da un po’ che a noi berlusconi fa piangere e dobbiamo tenercelo. Ha distrutto una nazione. Ha fatto più danni lui che la seconda guerra mondiale ma Cicchitto ancora lo difende. E non è una difesa d’ufficio come quella che spetta al colpevole in flagranza di reato. No, la cosa vergognosa è che berlusconi viene difeso dai suoi più fidati collaboratori, quelli tenuti sul libro paga, come il giusto, il perseguitato, il braccato da una magistratura comunista, prima, poi anche da una stampa di sinistra, da una opposizione bolscevica, poi anche da giornali mondiali corrotti e condizionati dai comunisti italiani e adesso anche da capi di stato europei. Ma se oggi a darmi del matto è una sola persona posso pensare che il matto è lui. Se domani sono in due, posso pensare che la follia è contagiosa. Ma se dopodomani il tutto il mondo pensa che sono demente, è ora che qualcuno cominci a prendere provvedimenti su di me. Vorrei chiedere ai vari La Russa, Gasparri, Cicchitto, Bonaiuti, Fitto, Rotondi (solo per citare alcuni dei lacchè stipendiati dal premier) e varie escort… ate in parlamento, si può voler bene a se stessi fino a questo punto da difendere un indifendibile premier? Quanti altri capi di stato dobbiamo far ridere prima di mandare a quel paese berlusconi? Ma ammesso e non concesso che un giorno riusciremo finalmente a mandarlo a quel paese, quale paese lo vorrà (a parte Antigua)?