Prima media. Mi ricordo che quando andai io il primo giorno alla scuola media mi sentivo già grande. Eppure ero il bambino delle elementari con 2 mesi in più. Con tutta la vita davanti. Tante cose da costruire e tante altre da distruggere. Ma non lo sapevo. Ero un ragazzo. Niente più grembiule e fiocchi. Finalmente ero un ragazzo e anche papà lo sapeva.
Prima anche alle elementari si andava da soli a scuola. Non c’era l’apprensione che regna oggi. La paura. Prima venivamo letteralmente cacciati di casa giusto il tempo prima necessario per arrivare a scuola, adesso invece i bambini si accompagnano a scuola trascinandoli fuori dalla porta, facendo a gara con l’orologio e con tutti gli altri genitori al semaforo. Ma alle medie era tutta un’altra cosa. Ero ragazzo e a scuola ci sarei andato da solo comunque.
Domani tocca a te. Domani sei un ragazzo che andrà in prima media.
Nonostante tutti questi piccoli traguardi che un po’ alla volta ti faranno uomo, mi fa paura cominciare a convincermi che stai crescendo così in fretta.
Lo sapevo che sarebbe successo. Sapevo che alcune mie scelte mi avrebbero fatto perdere molte delle tue “prime volte” e questa, finora, è la più importante. È scontato e banale dirti che domani non smetterò un attimo di pensare al tuo primo giorno di scuola senza grembiule ma è così.
Forse l’ambizione di ogni padre è che il figlio diventi come lui per paura che non riesca a diventare almeno quanto lui, per questo io, spero che tu non prenderai una sola delle strade che ho intrapreso io. Robert Frost, un poeta americano, disse:
“C’erano due strade nel bosco, io scelsi quella meno battuta e questo ha fatto tutta la differenza”.
Cerca di scegliere sempre la strada meno battuta, a soprattutto non far scegliere a nessuno mai la tua strada.
Spero di essere capace di guidarti al meglio nelle strade che invece tu vorrai intraprendere. Spero di essere all’altezza delle tue aspettative come tuo nonno, mio padre, lo è stato per me.
Tu non lo sai, forse, ma papà sta vicino a te!