Ecco il PD. Il PD è marcio! Questa è la prova. Puzza. È un ammasso di melma putrefatta che inquina la voglia di buono che c’è in giro. È una cancrena della società che mangia lo strato buono del tessuto sociale ancora non infetto. È il cancro che ammala se stesso e contamina… contamina… e contamina.
Scava fino a trovare i punti deboli e infila se stesso al suo interno come un coltello in una piaga… e si gira… e rigira all’interno alimentando quella fogna purulenta che ormai è diventato.
Abbiamo visto le primarie PD a Milano, a Torino e in tutte le altre città dove ha trasformato una manifestazione democratica come le primarie appunto, in un bordello di puttane che si vendono per un euro.
Ora a Napoli, dove i cinesi non sono tantissimi come a Milano o Torino, ma dove un euro vale molto di più che nella città del biscione e del Pirellone.
Questo è il PD. Fatto di gente legalmente corrotta, condannata e riciclata come le mazzette di Buzzi e Carminati alle cene da mille euro di Renzi.
Riciclati come Bassolino, salvo solo grazie alla prescrizione per la infinita storia dei rifiuti a Napoli.
Ora Bassolino era di nuovo buono per il PD. Uno del territorio, uno di loro. Uno che nel curriculum aveva la condicio sine qua non per essere candidato: condannato/inquisito!
Almeno gli hanno “tagliato le gambe” dall’interno, sponsorizzando la Valente, che ovviamente è allo scuro di come abbia vinto le primarie (anche se a pensar male non si sbaglia mai). Certo è che, senza il minimo dubbio, in qualche modo dovrà pur restituire il favore a qualcuno… e chi si vende per un euro, prima o poi viene a bussare alla porta per riscuotere la spesa.
Chi parte pulito può sicuramente sporcarsi per strada, nessuno è perfetto, ma chi parte sporco, di certo non arriverà pulito!